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Gronda di Genova

Un’opera strategica per il Paese, una sfida ingegneristica a livello internazionale

Il sistema della cantierizzazione è l’insieme di tutte le attività, propedeutiche e/o di supporto, alle realizzazione dei lavori principali; tale sistema analizza ed individua tutte le problematiche connesse alla logistica, alla organizzazione delle aree di lavoro, alla realizzazione di apposite infrastrutture per l’accesso alle aree dove svolgere i lavori e alla risoluzione delle interferenze con il traffico sull’autostrada esistente.

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Il campo base CB01

ospiterà gli uffici della direzione dei cantieri e gli insediamenti abitativi per le maestranze. Il Campo Base è ubicato all’interno dell’area urbana di Genova presso il sito ex ERG, situato all’altezza del viadotto San Giorgio ed in destra idrografica del torrente Polcevera.

I cantieri industriali

Sono delle aree che saranno occupate fin dall’inizio dei lavori dall’impresa e su cui si concentreranno le attività collaterali. Tutte le aree sono dotate di presidi per mitigare l’impatto ambientale che consistono nei sistemi di raccolta e depurazione delle acque di cantiere, negli impianti per limitare le emissioni in atmosfera delle polveri e nelle protezioni ambientali.

I cantieri di imbocco

Sono tutte le aree che saranno occupate dall’Impresa durante l’esecuzione dei lavori di costruzione delle gallerie.

Pista provvisoria Slurrydotto

Lo scavo delle gallerie della nuova A10 bis (Monterosso, Amandola, Borgonuovo) sarà realizzato mediante 2 frese TBM che saranno assemblate sul piazzale di imbocco CI13 posto a Bolzaneto. Le terre che si producono con gli scavi vengono caratterizzate nell’area dedicata all’interno del cantiere, costituita da un capannone che accoglie il laboratorio ed i silos nei quali vengono immesse le terre in attesa di essere esaminate. A valle della zona di caratterizzazione, i materiali vengono trasportati verso il sito di destinazione finale costituito dall’opera a mare mediante lo slurrydotto.

Lo slurrydotto passa in adiacenza all’argine destro del Torrente Polcevera e si sviluppa per una larghezza pari a circa 12 metri.

Le viabilità di servizio vengono inserite nei progetti delle opere infrastrutturali per consentire l’accesso dei mezzi d’opera alle varie aree di lavoro

Per la Gronda di Genova, al fine di contenere gli impatti sul territorio, si è deciso di limitare la costruzione di nuove viabilità di servizio allo stretto indispensabile, agendo su due principi:

L’utilizzo dell’autostrada esistente come principale viabilità per i mezzi di cantiere.

I principali cantieri di scavo delle gallerie confluiscono infatti in prossimità delle carreggiate esistenti ed è quindi possibile provvedere al trasporto delle terre di scavo ed all’alimentazione degli imbocchi direttamente dall’autostrada.

L’adeguamento di viabilità esistenti da utilizzare temporaneamente come viabilità di cantiere.

Le viabilità locali vengono utilizzate solo in quei casi in cui le opere non sono eseguibili direttamente dalle autostrade esistenti (è il caso, ad esempio, delle pile dei nuovi viadotti della Gronda a Voltri, che devono essere costruite dalla vallata sottostante il tracciato). Un accurato studio dei percorsi già presenti sul territorio ha consentito di individuare alcune viabilità da dedicare temporaneamente al passaggio dei mezzi d’opera, previo adeguamento delle stesse; tali viabilità rappresenteranno a tutti gli effetti un miglioramento della rete viaria locale a beneficio del territorio