A partire dalla fine del 2018 Aspi ha attuato una progressiva radicale ridefinizione dei propri modelli di sorveglianza dell'infrastruttura, operando in stretta condivisione con il MIT e con il coinvolgimento dei principali istituti universitari.
Dal 2019, la sorveglianza delle principali opere d'arte è svolta da qualificate società terze, dapprima con una due diligence tecnica e, da gennaio 2020, con una gestione diretta di tali servizi di ingegneria affidati dalla società in appalto.
Tra le attività di controllo e sorveglianza più significative svolte nell'ultimo biennio figurano:
La spesa corrente per le attività di sorveglianza è passata dai circa 15 milioni di euro degli anni fino al 2018 ai circa 30 del 2020, che aumenteranno negli anni successivi a seguito del completamento delle iniziative di assessment sulla totalità degli asset della rete.
In coerenza con gli esiti delle nuove modalità di controllo e assessment strutturale – svolti secondo i nuovi standard tecnici condivisi con il MIT o emanati dal C.S.LL.PP. – Autostrade per l'Italia dal 2019 ha sostanzialmente raddoppiato le spese di manutenzione.
Nel 2019 sono state spesi cica 400 milioni di euro. A fine 2020, l'importo supererà i 650 milioni. Nel 2021 sono già state programmate spese di manutenzione per 640 milioni di euro. La spesa media in manutenzione fino al 2018 oscillava tra 280 e 300 milioni di euro.
Gli assett maggiormente interessati dal nuovo approccio sono stati ponti e viadotti (182 milioni spesi nell'ultimo biennio), gallerie (203 milioni), pavimentazioni (261 milioni) e arredi funzionali alla sicurezza, come barriere e recinzioni (97 milioni).