Autostrade per l’Italia è da sempre impegnata nel perseguire lo sviluppo tecnologico e il miglioramento degli standard di sicurezza.
Nel 2006 Autostrade per l'Italia, nonostante la normativa vigente non obbligasse i gestori alla riqualifica delle barriere di sicurezza esistenti, ha dato corso a un programma per la riqualifica di circa 900 km di barriere spartitraffico di prima generazione (metalliche a doppia onda), allora in esercizio su alcune tratte, in modo da completare la riqualifica della rete attraverso l'installazione di barriere moderne, validate attraverso crash test, omologate o marcate CE secondo la vigente normativa nazionale ed europea:
tale programma è attualmente in fase finale di completamento con l'ultima tratta in A23 (km 60-119).
Inoltre, nel 2010, Autostrade per l'Italia ha avviato un programma per le barriere di bordo laterale sulle tratte equipaggiate con barriere a due onde di primo impianto, progettate con metodi tradizionali e non verificate con prove d'urto in scala reale.
Autostrade per l'Italia è continuamente impegnata a garantire la massima sicurezza per i clienti. Per raggiungere questo obiettivo, Autostrade per l'Italia investe continuamente nello sviluppo e nella certificazione di nuovi dispositivi, barriere di sicurezza o assorbitori d'urto, "omologati" o marcati CE secondo la normativa nazionale ed europea.
Gli investimenti in ricerca hanno portato Autostrade per l'Italia a progettare e certificare dispositivi innovativi, con integrazione delle funzioni di sicurezza e di antirumore ("integautos"), da utilizzare nei punti in cui gli spazi disponibili non consentono installazioni separate.
Per ulteriori approfondimenti consulta il Libro dei Fatti al paragrafo 5.3