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E MARTINA FINISCE L'OPERA

Gran folla alla cerimonia del suggestivo abbattimento dell'ultimo diaframma della Galleria Sparvo (canna Sud, direzione Firenze) avvenuta alla fine del luglio scorso. Di rito i saluti delle numerose autorità locali intervenute. L'ing. Sergio Bandieri, Direttore Generale di Toto Costruzioni, ha riassunto i principali dati tecnici che hanno portato, nel tempo record di otto mesi e con una media di 24 metri giornalieri, al completamento della Galleria. Evidenziando con precisi riferimenti di ingegneria storica l'evoluzione delle tecniche di scavo, a partire dalla Grande Galleria ferroviaria dell'Appennino, completata nel 1934, sono stati sottolineati gli sviluppi in termini di sicurezza e velocità di realizzazione ottenuti con la fresa "Martina", la più grande al mondo. Non è mancato, tra la commozione generale, il commosso ricordo della figura carismatica e profondamente umana di Ulisse Beozzo, rispettato capocantiere della fresa "Martina" recentemente scomparso. Il dott. Alfonso Toto, Amministratore Delegato di Toto Costruzioni Generali ha, quindi, precisato il ruolo primario delle imprese italiane che, in collaborazione con altre società europee come Herrenknecht (costruttrice della fresa), sono in grado di competere ai più alti livelli tecnologici nella realizzazione di grandi infrastrutture. L'ing. Gennarino Tozzi, Condirettore Generale di Autostrade per l'Italia, ha sottolineato il ruolo svolto dalla stessa Autostrade nel contribuire ad ideare il macchinario e nel promuoverlo. "L'utilizzo di queste modernissime tecniche di scavo - ha detto Tozzi - la pianificazione e l'organizzazione dei lavori hanno ridotto drasticamente i tempi di realiazzazione del progetto e, specialmente, i rischi per le maestranze, in una situazione di lavoro complessa e considerata tra le più difficili dell'intera Variante di Valico".

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