Fino al 2003 la gestione delle Aree di Servizio di Autostrade per l'Italia si basa su un sistema di sub concessioni di lunga durata. I destinatari di questi contratti sono le principali società petrolifere che svolgono direttamente il servizio di distribuzione carburanti e la manutenzione dei piazzali e delle strutture commerciali. Le attività di ristoro, invece, sono generalmente sub affidate a terzi. Autostrade per l'Italia, quindi, si limita alla gestione del contratto per la fatturazione delle royalty e per la continuità del servizio affidato. Con queste condizioni gli operatori che intendono entrare nel mercato o incrementare la presenza del proprio marchio sulla rete autostradale devono acquisire rami di azienda dai sub concessionari già presenti.
La svolta arriva nel dicembre 2003. Autostrade per l'Italia fa leva sulla scadenza di oltre il 70% dei contratti di sub concessione e utilizza procedure competitive, trasparenti e conformi alle normative europee e alle direttive antitrust per rinnovare gli affidamenti dei servizi Oil e Ristoro sulle Aree di Servizio. È la prima operazione del genere in Europa che consente l'apertura del mercato delle sub concessioni autostradali.
Gli effetti sono immediati e segnano l'ingresso di nuovi operatori commerciali e una diminuzione della quote di mercato dei tradizionali operatori, i cosiddetti incumbent. La stessa scelta si ripete per le gare del 2007 e del 2008 rafforzando l'apertura del mercato.
La scelta compiuta da Autostrade per l'Italia genera una forte competizione tra gli operatori, non limitatamente alla parte economica ma anche e soprattutto sul livello degli investimenti, sui formati innovativi proposti, sui prezzi e sugli standard qualitativi messi a disposizione per i clienti.
Le innovazioni hanno anche riguardato il contratto di sub concessione che ha introdotto nuovi standard:
Lo sviluppo e il miglioramento poggiano anche su una profonda riqualificazione di tutte le Aree di Servizio.
2000 | 2012 | Var | |
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Aree di Servizio | 207 | 216 | 4,3% |
Aree di Servizio oggetto di intervento | 3 | 202 | - |
Mall | 0 | 14 | - |
Superfici di area (x000 m2) | 5.100 | 8.128 | 59,4% |
Superfici commerciali (x000 m2) | 190 | 275 | 44,7% |
Parcheggi autovetture | 8.350 | 21.100 | 152,7% |
Parcheggi per Tir e bus | 2.350 | 7.660 | 226,0% |
Camper e Bus service | 8 | 133 | - |
Impianti GPL | 85 | 137 | 61,2% |
Impianti metano | 5 | 18 | 260,0% |
Hi-Point Information Point e WiFi gratis | - | 69 | - |
Aree giochi per bambini | - | 49 | - |
Aree dedicate agli animali | - | 22 | - |
Per renderle strutturalmente adeguate alla effettiva domanda dei consumatori e ai volumi concessionari investono oltre 800 milioni di euro nel decennio 2002/2012, introducendo nuovi formati commerciali (Mall) con offerte di ristorazione multipla, market di tipo shop-in-shop, aree giochi, aree camper service e servizi innovativi quali il collegamento a internet gratuito in modalità WiFi. La rete di Autostrade per l'Italia così diventa il modello commerciale di riferimento in Europa e nel mondo in termini di servizi offerti, di formati e di marchi implementati, dimostrando che anche le autostrade possono essere luoghi retail innovativi e al passo con i bisogni e le aspettative della clientela in movimento.
Nel corso degli ultimi 10 anni sono stati realizzati interventi di ampliamento, adeguamento e riqualificazione delle 207 Aree di Servizio della rete di Autostrade per l'Italia e sono state realizzate 9 nuove Aree di Servizio.
Gli interventi attuati direttamente da Autostrade per l'Italia (generalmente affiancati e sincronizzati con interventi di potenziamento delle strutture commerciali da parte dei sub concessionari oil e ristoro) consistono in opere civili e impiantistiche volte alla ristrutturazione e all'ampliamento dei piazzali di sosta e manovra destinati ai mezzi leggeri e pesanti, incluse spesso attività di adeguamento ambientale.
L'ampliamento delle superfici di piazzale, il cui iter deve seguire gli stessi adempimenti procedurali delle grandi opere infrastrutturali autostradali (conferenze dei servizi, espropri, iter autorizzativo con il Concedente, procedure lavori secondo la normativa degli appalti pubblici, etc.), ha risposto alle esigenze di sosta di qualità da parte dei mezzi pesanti, rendendo la rete Autostrade per l'Italia in linea con gli standard qualitativi dei benchmark europei, come del resto comprovato dalle statistiche relative agli stalli per i mezzi pesanti passati da 2.350 del 2002 a 7.650 a fine 2012.
In tal senso, con gli ultimi interventi programmati, verranno adeguate agli standard tutte le Aree di Servizio che non presentano vincoli orografici o paesaggistici.
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